Stanchi delle solite classifiche dei libri più letti, con dati statistici spesso discordanti?
Non vi basta più criticare i lettori italiani scorrendo i titoli in vetta secondo i principali quotidiani nazionali, le riviste specializzate o i portali di vendita di libri on line?
Allora questo è il post che fa per voi. Perché qui non c’è nessuna statistica, nessuna campionatura, nessun dato ponderato, ma solo una somma algebrica dei 10 libri che ho visto di più durante le mie vacanze: una settimana al mare, in una regione del meridione.
Nota preliminare: prendo in considerazione tutti i libri che ho visto in mano ad un/a potenziale lettore/lettrice, non solo in spiaggia, ma ovunque. E specifico potenziale perché, almeno la metà delle volte, il libro occupava il suo bel posto nella borsa mare, sul lettino, o addirittura sulla sabbia, senza che, in quel preciso momento venisse letto.
Al decimo posto: nessuno. davvero, nessuno. Ho contato solo nove titoli diversi, poi dici la bibliodiversità…
Al quarto-quinto-sesto-settimo-ottavo e nono posto, con un solo avvistamento:
- LESSICO FAMIGLIARE, Natalìa Ginzburg (Einaudi).
Evidente qualcuno, e io sono fra questi, approfitta dell’estate, del maggiore tempo a disposizione, per recuperare qualche classico perso, chissà se pescandolo dalla libreria di casa dove riposava da anni, oppure comprandolo fresco di stampa. O magari è una rilettura, chi lo sa. Io, per esempio, dopo il bel libro di Sandra Petrignani, La Corsara, (Neri Pozza, 2018), avevo una gran voglia di di rispolverare le vicende di casa Levi.
- PAPA’, VAN BASTEN E ALTRI SUPEREROI, Edoardo Maturo (Bookabook, 2017)
Ecco un titolo che non ho letto ma che mi aveva colpito quando mi era capitato davanti in libreria. Una storia di calcio e amore, quello di un padre per il proprio figlio e per la squadra del cuore, il Milan, che al proprio figlio cerca di trasmettere. Non ho letto questo titolo, anche se devo ammettere che il binomio calcio e letteratura spesso mi incuriosisce. Così come mi incuriosisce l’idea di un papà che racconta storie mitiche di calciatori del passato a suo figlio, perché ne custodisca il ricordo e s’innamori anche lui dei colori rossoneri. Dico la verità, se al posto di Van Basten ci fosse stato Chinaglia, l’avrei già letto.
- SEROTONINA, Michel Houellebecq, (Nave di Teseo, 2018)
Non proprio una lettura estiva, quella dell’autore francese, che con i soliti toni pre-apocalittici, lividi e cupi, affronta temi come depressione e globalizzazione. Una bella prova, anche se ho preferito di gran lunga Sottomissione.
- LA VERSIONE DI FENOGLIO, Gianrico Carofiglio (Einaudi, 2019)
Un altro campione di vendite, Gianrico Carofiglio, si fa avvistare con il suo ultimo romanzo, che mette a confronto due generazioni, la più vecchia della quale vede in campo per la terza volta il Maresciallo Pietro Fenoglio. Non conosco questo personaggio, ho amato Carofiglio quando il passato era una terra straniera, ma l’ho lasciato nel momento del silenzio dell’onda, o poco più tardi. L’ex magistrato vince anche un premio speciale: è l’unico di questa personale classifica a piazzare due titoli!
- LA REGOLA DELL’EQUILIBRIO, Gianrico Carofiglio (Edizione Profondo Nero, 2019)
Ed ecco la doppietta di Carofiglio, che dopo il Maresciallo Fenoglio piazza anche l’avvocato Guerrieri. Un altro libro che non ho letto, è del 2014: ma non ha riposato per cinque anni su una mensola, né è stato prestato al lettore balneare da un fan dello scrittore pugliese determinato a diffondere il verbo; l’edizione in questione era una versione economica acquistabile in edicola con il Corriere della Sera solo un paio di settimane fa.
- L’ANNO DELL’ORACOLO, di Charles Soule (Nord, 2019)
Ecco un libro di cui non so dirvi assolutamente nulla. Ho visto la copertina e mi sono appuntato il titolo, poi ho dovuto ricorrere a google per risalire ad editore e autore. Per fare cosa utile riporto un commento a caso preso sul web, (forse l’estratto di una bandella?):“I lettori si innamoreranno di questo romanzo originale e imprevedibile. Immaginate di svegliarvi sapendo 108 previsioni in grado di sconvolgere il mondo…” Aggiungo solo che questo è uno dei pochi libri che ho visto essere letto, da un ragazzo sdraiato sulla schiena che ne sembrava assolutamente assorto, oppure lo usava per riparare gli occhi dal sole.
Al secondo e terzo posto, con due avvistamenti:
- IL CUOCO DELL’ ALCYON, Andrea Camilleri (Sellerio 2019)
Quando viene a mancare uno scrittore, specie se ha avuto una qualche celebrità, nel periodo immediatamente successivo le vendite dei suoi libri subiscono un’impennata, probabilmente spinta dall’emotività o chissà, dalla semplice curiosità di conoscere un autore di cui si è sentito il necrologio. Non è questo il caso di Andrea Camilleri, che di notorietà ne ha avuta moltissima e le cui vendite lo hanno proiettato costantemente in vetta alle classifiche, specialmente con il protagonista anche di questo ultimo romanzo, quel commissario Montalbano che, anche grazie alla serie TV, è entrato nell’immaginario di milioni di persone.
- STORIA DELLA BAMBINA PERDUTA, Elena Ferrante (E/O 2014)
Qui devo fare una confessione: ho visto due volte un libro di Elena Ferrante, ma non sono proprio sicuro che si trattasse in entrambi i casi di questo qui. Ricordo però che entrambe le volte ho constatato con piacere come la copertina non fosse quella orrenda che riprende l’invece gradevole fiction televisiva, ma proprio quella originale. Si tratta comunque di una saga che si è conclusa da più di cinque anni, quindi è probabile che in qualche modo il più recente sceneggiato della RAI abbia garantito una permanenza più lunga in libreria di quello che è comunque un best seller. In almeno uno dei casi sono certo che il libro in questione fosse questo, per cui è questo che piazzo sul podio.
E con ben tre avvistamenti, the winner is…
- M. IL FIGLIO DEL SECOLO, Antonio Scurati, (Bompiani 2018)
Malgrado la mole non lo indicasse proprio come ideale libro da viaggio, il romanzo di Scurati che racconta l’ascesa di Mussolini dal punto di vista dei fascisti, ammiccando a inquietanti analogie con il presente e spogliando il racconto di quegli anni da ogni retorica con cui è stato addobbato nel tempo, sembra essere il vero trionfatore. Un risultato, questo dell’ultimo premio Strega, che riscatta l’assenza di tutti i romanzi in gara nei principali premi letterari italiani, premiando quello che, in attesa del Campiello, ha già trionfato al Ninfeo di Villa Giulia.
Soddisfatti? Sorpresi? Delusi?
Niente paura, la classifica può essere aggiornata: invitatemi nel luogo di mare dove passerete le vacanze e io, per ricambiare, continuerò a prendere nota dei titoli sfoggiati sul lettino, tra un ghiacciolo e la crema solare.
Ero io che leggevo quello di Soule! 🙂
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Ma dici davvero? 😀
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