Le prime pietre

FB_IMG_1548595306244.jpgl’Olocausto, o meglio la Shoah, è iniziato poco a poco. Prima che il primo ebreo salisse sul primo vagone, era iniziato quando la collettività aveva accettato di ragionare in termini di noi e loro, vedendo differenze anche tra chi, fatto di carne, sangue e spirito, sogni e bisogni, diverso non poteva essere. L’orrore fu palese solo quando la costruzione fu finita, e i primi a gridare furono quelli che avevano posato le sue pietre, ognuno la propria, fatta di giusto e sbagliato, di leggi, regole e visione ordinata del mondo.

Nessun olocausto avviene all’improvviso, senza che si siano gettate le basi perché si concepisca, si realizzi, si neghi o si giustifichi.

Se non lo capiamo, è inutile ricordare. O sforzarci di mostrare che lo facciamo.

Vai avanti tu, che mi vien da ridere

banfi unescoQuando ho letto che Lino Banfi era stato indicato dal vicepremier Luigi Di Maio come rappresentante del Governo Italiano all’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, come quasi tutti ho pensato a uno scherzo.
Per chi reputa la cultura la base del progresso di ogni popolo, immaginare un incarico del genere affidato all’Allenatore nel Pallone, o se volete a Nonno Libero, non è stato facile. Dietro ogni scelta politica c’è una cultura che la sostiene e la rende possibile, così come ogni azione culturale, in qualche modo, è politica. Ebbene, dietro questa indicazione, (come altre in passato, per carità, ma forse oggi in maniera maggiormente compiuta), c’è una precisa cultura e un’indicazione politica che non è possibile accettare.

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117. (E non me ne vergogno)

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La vignetta di Mauro Biani per “Il Manifesto”

Quando qualcuno ha lucrato sulla pelle dei miserabili del pianeta, io non c’ero.

Quando hanno arrestato chi lo faceva, io ho brindato.

Quando hanno voluto un reato che punisce una persona per il semplice fatto di esistere, facendo del luogo di nascita una discriminante, io non c’ero.

Quando i sondaggi hanno suggerito di dire che non avevamo il dovere di salvarli tutti, io non l’ho detto. Continua a leggere