Oggi lo posso di’ solo in romano,
spiegateme: che cazzo s’esurtamo?
Chi semo noi, tifosi o cittadini?
Che c’ho da gioi’, se invece che uno nostro,
se bevono uno de quelli vicini?
Se dicono che c’era in giro un mostro
a spartisse la città che tutti amiamo
siccome era er nemico tutt’apposto?
Che cazzo ce ne frega, noi brindamo?
Perché così paremo meno brutti?
“Hai visto? Pure loro fanno uguale”
So’ tutti boni a di’ “lo fanno tutti”
Ma mica se è così fa meno male.
Ma che davero stamo a pensa’ a quelli,
che annavano strillando de onestà
Convinti che bastassero li strilli
pe fa’ resuscita’ questa città?
Compagno che giosci, te lo dico:
Pe’ vince nella corsa degl onesti,
se speri che te ingabbino er nemico
nun stai a fa’ mica quello che dovresti.
Che tanto ormai l’hai visti: so incapaci!
Da cittadini stamo preoccupati
ma se sei mejo come tanto dici
me spieghi come mai che l’hai imitati?
Ma n’era meglio stasse zitti e boni
prova’ ‘na vòrta a fa’ la differenza
riempisse de tristezza, abbassa’ i toni
e smette de parla’ solo alla panza?
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