Hai scelto una domenica di maggio, di quelle col sole, che come me sei metereopatica e quando c’è la pioggia che fatica far correre il tempo, che noia fare le cose, com’è difficile non cadere e sembra impossibile restare su.
Hai scelto una domenica ed eravamo tutti lì, anche se non eravamo d’accordo ma non potevamo mica dircelo, solo pensarlo, che non era quello il momento, che era troppo presto, e ci si leggeva in faccia quindi la faccia la cambiavamo, che non volevamo la leggessi pure tu.
Che poi lo sapevamo che il tempo era scaduto e da parecchio, ma pure che a te non andava mica bene.
Volevi aspettare, il tempo ti serviva e te lo sei preso tutto, tu che l’hai usato più per dare che per prendere, fino a quel giorno con il sole, che non lo so se te lo sei scelto, ma sì, era quello giusto.
E noi c’eravamo tutti lì, a tenerti ognuno per un pezzetto, che dicevamo per accompagnarti ma in realtà, l’ho capito dopo, ti stavamo trattenendo.
Come quando ci si abbracciava: a papà che era gigante ci si aggrappava, a te che eri piccola ti si teneva stretta, più vicina, che sei di carta e il vento c’è sempre stato il rischio ti portasse via.
Hai scelto una domenica di maggio e per te era quella giusta, ma per noi no, quella giusta non sarebbe mai arrivata.
Perché non eravamo preparati a vivere le cose senza raccontarle a te, e non ci avevano spiegato a che serve una foto ai bambini se poi non puoi vederla tu e guarda mamma, guarda che bravi, hai visto cosa riusciamo a fare?
Tu sembravi di carta ed eri cemento, dura a buttar giù, presente fra ogni singolo mattone che eravamo noi, a tenere uniti cuori lontani, ti saluta zia, lo zio non sta tanto bene, devo chiamare, salgo in macchina, vado a trovarli, porto i vostri saluti, sì stiamo tutti bene, pure tu che bene non stavi quasi mai.
Papà diceva che quando muore un padre finisce un matrimonio, e quando muore una mamma, finisce una famiglia. Ma tanto tu con papà non eri mai d’accordo e allora voglio dirti che no, non era come dice lui.
Perché noi lo sappiamo che ora manca il cemento, per questo da quella domenica di maggio siamo rimasti tutti aggrappati, uno all’altro, che non cadere adesso sembra difficile pure se non piove ma guarda, mamma, guarda che bravi: hai visto come restiamo ancora su?