Non c’erano musulmani né cinesi.
Pochissimi i negri cui dare del tu, in ogni circostanza, come fossero ragazzini, rappresentati sempre come selvaggi o cannibali con l’osso in testa, oppure incapaci anche solo di parlare in modo corretto, come gli schiavi di Via col vento.
Gli ebrei non arrivavano a 50.000, eppure prima avevano subito italianissime leggi razziali, prima di essere denunciati, rastrellati, deportati e uccisi nei campi di concentramento.
In un Paese in cui di fatto non c’erano diversi, (o, come nel caso dei gay, erano nascosti o rappresentati sempre come ridicole macchiette), c’erano cartelli che impedivano l’accesso nei locali a cani e meridionali e questi ultimi, i diversi maggiormente percepibili, venivano chiamati terroni.
Ma avete ragione voi, non era razzismo.