Oggi al Palazzo dei Congressi di Roma è partita la dodicesima edizione di Più libri più liberi, fiera della piccola e media editoria che in Italia fa registrare numeri inferiori soltanto al Salone internazionale del libro di Torino per pubblico e partecipazione di case editrici.
Sono in molti, recentemente, ad aver criticato questi eventi, colpevoli di essere fini a sé stessi e di non gettare le basi per una crescita organica del settore. Si tratta di una posizione che non condivido, né potrei fare altrimenti dal momento che io stesso sono il promotore di Liberi sulla Carta, fiera dell’editoria indipendente che sebbene sia di proporzioni ridottissime rispetto ai giganti citati, contribuisce alla vendita di circa mille volumi ogni anno e garantisce una certa visibilità a editori che difficilmente avrebbero la possibilità di accedere agli onerosi appuntamenti di Roma e Torino (e che, qualora lo facessero, sarebbero fagocitati da operatori più grandi esattamente come avviene in libreria). Continua a leggere