Ogni libro ha la sua voce. Anche quelli brutti.
Cos’è la narrativa, in ultima analisi, se non lasciare che un libro racconti la storia che il suo autore ha scelto?
L’autore è marginale alla storia, o per lo meno sarebbe bene che lo fosse, perché è quest’ultima a doversi prendere l’attenzione del lettore, è la storia la vera protagonista di un buon romanzo, non chi pone la propria firma in bella vista sulla copertina.
È importante sapere chi ha scritto il libro che stiamo per leggere, ci mancherebbe altro.
A ogni nome associamo la capacità di scegliere le storie più adatte alla nostra sensibilità, al nostro gusto, ma anche quella di scegliere il modo migliore per raccontarcele.
Per ogni voce narrativa, una diversa capacità di attrarre lettori diversi.
Chi legge si appropria delle storie e impara a riconoscerne la voce, in un meccanismo che lo porta spesso a confondere l’oggetto della sua lettura, non più la storia ma l’autore stesso. Continua a leggere